Ruje 2013, il grande rosso di Zidarich

Chi segue con regolarità questa pagine sa che il Carso vi compare spesso. La maggior parte delle volte ci siamo concentrati sulla vitovska e sulla malvasia, i vitigni a bacca bianca che la fanno da padrone sia commercialmente sia dal punto di vista degli ettari vitati. Questa volta parliamo invece di un grande rosso del Carso, il Ruje 2013, messo a punto da Benjamin Zidarich.

Si tratta di un blend di merlot (80%) e terrano (20%), due vitigni per molti versi antitetici: internazionale e aristocratico il merlot, autoctono e fieramente rustico il terrano. Due vitigni che però – come dimostra il vino che abbiamo nel calice – se acclimatati in vigne vecchie e con il giusto affinamento trascorso in legni di varia dimensione ed in vetro, possono integrarsi con una splendida sinergia. E così la materia fruttata e morbida portata in dote dal merlot si fonde e assimila perfettamente l’acidità irruente terrano. Il risultato è quello di un vino originale e coinvolgente.

Il colore è rosso rubino dai riflessi bluastri. Al naso inizialmente si riconosce la frutta matura (prugna) e una bella floralità. Poi si susseguono caffè, cioccolato fondente, un tocco di cannella, pepe nero, quindi un balsamico che ricorda gli aghi di pino. A bicchiere fermo il quadro si schiarisce ed esce un’intrigante nota di anguria.

Sorso voluttuoso, morbido e di volume ma senza alcuna mollezza, l’acidità del terrano fornisce slancio e allungo e sostiene lo sviluppo, il tannino è magistralmente estratto e la chiusura è lunga su ritorni di frutta rossa, spezie e grafite.

Una grande vino rosso del Carso che potrebbe accompagnare degnamente uno spezzatino di cinghiale al cacao.

Diego Mutarelli
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