Chinon “La Croix Boissée” 2014 – Bernard Baudry

Su questi schermi, qualche anno fa, abbiamo già parlato di Bernard Baudry, uno dei domaine più interessanti che insistono sulla denominazione Chinon AOC, in Loira.

L’occasione per riparlarne ce la fornisce il vino che abbiamo ora nel bicchiere, un ottimo Chinon, 100% cabernet franc, vino che abbiamo acquistato ormai 7 anni fa in occasione di una visita in azienda. Il vino è ottenuto dalla vigna chiamata La Croix Boissé esposta in pieno sud su un terreno in prevalenza calcareo. Come esemplificato dalla foto sottostante, la vinificazione per parcelle del domaine cerca di esaltare le differenze delle vigne di provenienza dei singoli vini. Lo Chinon La Croix Boissée 2014 è stato ottenuto da una fermentazione spontanea di 20 giorni in cemento, per poi affinare in barrique per 2 anni, e quindi ancora in cemento per 9 mesi, prima di sostare in bottiglia fino alla messa in commercio.

i vini e i terroirs chez Bernard Baudry
Photo Credit: bernardbaudry.com
Chinon “La Croix Boissée” 2014 – Bernard Baudry

Chinon “La Croix Boissée” 2014 – Bernard Baudry

Rosso rubino luminoso e integro il colore. Olfatto di fruttini rossi e neri maturi (cassis, more, lamponi), fiori appassiti, tabacco, e poi ancora note fresche quasi agrumate che fanno pensare al kumquat, quindi sottobosco e spezie….

Ad un naso così mobile ed articolato segue un sorso energico, di buon volume e intensità, che però risulta succoso, dalla beva semplice grazie ad una freschezza “dissetante”. Il tannino si percepisce in fin di bocca, fitto e saporito. La chiusura, su ritorni di fruttini rossi, è elegantissima e lunga.

Plus: un vino ricco e potente, certo, ma goloso e fresco. Durerà ancora a lungo, ma perché attendere oltre?

Diego Mutarelli
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Chinon “Le Clos Guillot” 2014 – Bernard Baudry

Stappare un vino comprato qualche anno prima presso una visita ad un produttore lontano porta con sé sempre un po’ di magia. Nel caso in oggetto riporta alla memoria una visita effettuata nell’estate del 2017: mi trovavo in Loira in vacanza e, sottraendo un po’ di tempo alla famiglia e agli amici, andai a trovare Bernard Baudry, uno dei produttori più interessanti di Chinon.

Chinon, AOP dal 1937, è una denominazione che conta 2.400 ettari. I vitigni utilizzati sono soprattutto il cabernet franc (presente in misura minore il cabernet sauvignon) e, in bianco, lo chenin.

  • Le Clos Guillot
  • Bernard Baudry: vinificazione per parcelle

Bernard Baudry gestisce 32 ettari di vigna nei comuni di Cravant les Coteaux (dove si trova il domaine) e di Chinon. La scelta del vigneron è quella di utilizzare un protocollo di vinificazione simile per ciascuna parcella, il che permette di apprezzare al meglio nei vini le sfumature dettate dalle caratteristiche dei diversi suoli.

vigne e suoli
Vigne e suoli – Photo Credit: bernardbaudry.com

Il vino di cui ti parlo oggi è ottenuto dal cabernet franc proveniente dalla vigna Le Clos Guillot. Il vino affina 12 mesi in barriques e poi 9 mesi in cemento, prima della necessaria sosta in vetro.

Chinon "Le Clos Guillot" 2014 - Bernard Baudry
Chinon “Le Clos Guillot” 2014 – Bernard Baudry

Chinon “Le Clos Guillot” 2014 – Bernard Baudry

La veste del vino è di un rosso rubino senza cedimenti. Le more di rovo primeggiano all’olfatto, seguono poi il vegetale delle foglie secche e del peperone alla brace, l’alloro, la carne e una nota speziata che ricorda il pepe verde.

In bocca è la freschezza invece a spiccare. Sorregge il sorso e lo accompagna, gli dà dinamica e profondità. Il vino risulta succoso e dissetante, ne giova enormemente la bevibilità e l’eleganza. Chiusura sapida e pulita.

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