Un Brunello di Montalcino…maggiorenne!

L’annata 2006, appena divenuta maggiorenne, è stata a Montalcino, come in molte altre parti di Italia, particolarmente fortunata. Ed è anche per questo che – per festeggiare i 18 anni di mio figlio (auguri!!!) - ho stappato una delle bottiglie 2006 che conservo gelosamente in cantina fin dall’uscita sul mercato.

La scelta è ricaduta su un Brunello di Montalcino Riserva e l’attesa è stata ampiamente ripagata.

Brunello di Montalcino Riserva “Vigna Soccorso” 2006 – Tiezzi

L’azienda è di rilievo nel panorama ilcinese, peraltro Enzo Tiezzi è stato Presidente del Consorzio quando fu approvata la Doc Montalcino, che fino ad allora usciva come Vino Rosso. Le parcelle vitato ammontano a 6 ettari circa, non mancano però gli olivi (3 ettari).

La Vigna Soccorso, di cui si ha notizia fin dal 1870, è situata nei pressi del centro storico di Montalcino, adiacente le mura trecentesche e il Santuario della Madonna del Soccorso ad un’altitudine di circa 500 metri sul livello del mare. Allevata ad alberello sia per ridurre la produzione sia per questioni estetiche e di impatto visivo (grazie all’eliminazione di colonne di sostegno e fili).

Il vino nel calice ha un bellissimo colore rubino chiaro, trasparente e luminoso, appena più scarico sull’unghia. Parte su un floreale fresco di rose, poi arriva la frutta rossa macerata e quindi note più austere, ma nient’affatto decadenti, di sottobosco, corteccia, eucalipto, alloro, quindi arrivano le spezie (cannella), la scorza di agrumi e una calda mineralità.

Il sorso è ampio, integro, di grande dinamica, l’acidità è scalpitante e sostiene lo sviluppo del vino stemperando il calore alcolico e il tannino fitto e saporito che l’evoluzione in bottiglia sta iniziando ora ad addolcire.

Chiude lunghissimo su ritorni salini e agrumati.

Plus: un vino che colpisce per la sua energia e gioventù, ancora lontano dal suo apice, ma l’evoluzione in bottiglia è stata molto felice nel mitigare la sua irruenza giovanile e nel fondere alla perfezione le sue componenti.

È stato abbinato felicemente con delle tagliatelle al ragù di cinghiale.

Diego Mutarelli
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