Un riesling per l’estate: Peter Neu-Erben

Con le prime giornate estive e il caldo che avanza non c’è nulla di meglio che un ottimo bicchiere di riesling. Il tenore alcolico contenuto, la beva spensierata accompagnata da sussurrata complessità, l’acidità dissetante, fanno del riesling, soprattutto se proveniente dalle giuste latitudini, un compagno ideale in questa stagione.

Abbiamo stappato un riesling della piccola azienda Peter Neu-Erben, azienda che si trova nella Saar e che produce circa 10.000 bottiglie di riesling, in prevalenza della tipologia Kabinett. L’azienda aderisce al Bernkasteler Ring, un’associazione di oltre 40 produttori della regione Mosel, Saar e Ruwer che promuove i vini dei suoi aderenti anche grazie alle aste che organizza periodicamente. Il vino di oggi proviene proprio da un lotto d’asta, ma non si tratta di un vino particolarmente costoso (circa 15 €).

Riesling Kabinett Klosterberg 2019 – Peter Neu-Erben

Colore giallo paglierino chiaro, al naso si apre con un leggero idrocarburo che lascia immediatamente spazio a sentori delicati e ricamati di scorza di limone, pompelmo, pesca bianca, un ricordo di sassi e un tocco di pepe bianco.

La sensazione dolce in ingresso è smorzata da una splendida acidità che, lungi dall’essere strabordante e aggressiva, con soavità pulisce il palato, rinfresca il sorso e sostiene lo sviluppo. La beva è trascinante, grazie ai soli 8,5% di tenore alcolico e alla silhouette agile e snella.

La chiusura è di media lunghezza su ritorni di frutta bianca e agrumi.

Lo abbiamo abbinato con successo ad un arrosto di maiale alla senape ma può essere un ottimo compagno per antipasti anche a base di verdure.

Diego Mutarelli
Facebook: @vinocondiviso
Instagram: @vinocondiviso

Un riesling della Mosella…molto sexy!

Riesling Sexy
Credits: GreatGlam

Oggi ti parlo di un riesling della Mosella molto interessante, un vino capace di intrigare con immediatezza il degustatore poco avvezzo ai vini tedeschi ma che lascerà sorpreso anche il più smaliziato nerd del riesling.

In una parola potrei dire che è un riesling sexy! 🙂

Thörnicher Ritsch Alte Reben Riesling Spätlese 2015 – Weingut Lorenz

L’azienda Lorenz possiede 8,5 ettari nel cuore della Mosella. Il vino nel calice si presenta di un colore giallo paglierino con riflessi verde oro.

Al naso è decisamente complesso: pesca, salvia, rosa, buccia di limone, pompelmo….il tutto accompagnato da un soave tocco di frutta tropicale (frutto della passione).

Thörnicher Ritsch Alte Reben Riesling Spätlese 2015 - Weingut Lorenz
Thörnicher Ritsch Alte Reben Riesling Spätlese 2015 – Weingut Lorenz

La bocca è, in ingresso, solleticata da leggera carbonica a ricordare l’estrema gioventù del vino; il primo assaggio è delicato e gustoso, morbido senza eccessi zuccherosi: la dolcezza della frutta esotica e l’acidità degli agrumi sono in costante dialogo e mirabile equilibrio. Al secondo sorso il vino appare snello, per nulla stucchevole, l’acidità lavora bene nel pulire la bocca e preparare un nuovo assaggio.

La beva ne risulta compulsiva, soprattutto grazie ad una chiusura saporitissima e succosa tutta sui ritorni di agrumi e sale.

90

Joh Jos Prüm, ovvero l’eleganza del riesling della Mosella

Joh Jos Prüm è senza alcun dubbio uno dei più importanti produttori della Mosella. Da qualche anno riposava in cantina un suo riesling spätlese in annata favorevole…che ho stappato senza esitazioni in concomitanza con le prime giornate di caldo primaverile.

Bernkasteler Badstube Riesling Spätlese 2008 - Joh Jos Prüm
Bernkasteler Badstube Riesling Spätlese 2008 – Joh Jos Prüm

Bernkasteler Badstube Riesling Spätlese 2008 – Joh Jos Prüm

Colore di un giallo paglierino chiaro con rapidi e luminosi riflessi verdolini.

Il naso parte agrumato (lime), poi zenzero, mineralità prorompente e fine (non il solito idrocarburo spinto insomma…), pesca bianca, clorofilla.

La bocca è entusiasmante: entra fresca e saporitissima, succosa, fitta e verticale. La progressione è dettata dall’acidità che dà slancio e profondità, ma con finezza e armonia. Il residuo zuccherino che si percepisce in punta alla lingua è un lontano ricordo, l’acidità lo compensa a centro bocca e il sale lo spazza via in chiusura.

Persistenza lunghissima e soave.

91