Domenica 11 ottobre 2020 si è tenuta – nell’ambito dell’evento Fermento Milano – un’interessante masterclass sul nebbiolo. Finalità della degustazione era quella di accompagnare i presenti alla scoperta delle sfumature che il nebbiolo assume nei suoi tradizionali terroir di riferimento.

La cornice della masterclass, come si dice sempre in questi casi, era splendida. Ma stavolta è vero! La degustazione si è svolta nello stupefacente Salone degli Affreschi dei Chiostri di S. Barnaba.






Ecco i vini che abbiamo assaggiato con le nostre personalissime impressioni:
Spanna Runcà 2016 – Valle Roncati
Bellissimo colore granato chiaro, screziato da vivaci lampi rubino. Naso semplice ma ricamato: ribes, fragoline ed una nota ematica di contorno. Bocca magra dalla spiccata acidità, tannini fini ma ben presenti e calore alcolico che scappa un po’ via in chiusura. Migliora molto nel bicchiere.
Valle d’Aosta Nebbiolo Sommet 2017 – Les Crêtes
Rosso rubino chiaro, frutta dolce (confettura di lamponi) e fiori appassiti appena versato, poi si susseguono corteccia, pepe bianco, propoli, mineralità chiara. Sorso agile e goloso, di grande armonia nelle sue componenti con un’acidità perfettamente fusa nel corpo del vino. Chiusura di ottima persistenza su ritorni floreali e di sale.
Valtellina Superiore Sassella Le Tense 2017 – Nino Negri
Granato. Olfatto non immediato che sprigiona con l’ossigenazione ciliegia e liquirizia, oltre ad una nota che ricorda il caffè verde e la salvia. Bocca rapida nello sviluppo, ma tersa e caratterizzata da un tannino giovanile ed esuberante in chiusura.
Vino Rosso 1703 – Togni Rebaioli
Nebbiolo della Val Camonica che si presenta in veste rubino chiaro. Naso estremamente accattivante e mutevole: rose rosse fresche e arancia, anguria e lamponi, un tocco di pepe bianco… Sorso verticale e profondo, governato da un’acidità pronunciata. Saporito e, direi, dissetante. Profilo essenziale e magnetico.
Colli del Limbara Nebbiolo Kabaradis 2016 – Depperu
Nebbiolo che in Sardegna acquisisce un profilo tutto suo. Foglie e fiori appassiti, prugna, carne, macchia mediterranea e spezie caratterizzano l’olfatto del vino, che si offre intrigante ed estroverso. La bocca è di buon volume, il sorso riempie il cavo orale in larghezza con alcol sotto controllo, la progressione è però supportata da ottima acidità e tannini poderosi e saporiti. Lunga la chiusura, su ritorni di fiori appassiti e sapidità marina.
Barolo Castelletto 2015 – Manzone
Rosso rubino con riflessi granati. In partenza il naso è etereo e pungente, poi si dipana tra note di prugna e agrumi, spezie e sangue, fiori rossi ed un tocco balsamico. Bocca potente, ampia e materica, acidità e tannini alleggeriscono il sorso, donano profondità e souplesse. Chiude su ritorni di liquirizia. Da attendere con fiducia.
