Assaggi FIVI alla Fiera di Bologna

Cambia il posto ma non l’eccitazione fanciullesca che ci pervade ogni volta che andiamo al mercato FIVI; diciamo subito che Bologna Fiere ha saputo gestire al meglio i quasi mille vignaioli FIVI, i tantissimi visitatori, i loro carrelli e la tanta voglia di incontrarsi ad un appuntamento oramai irrinunciabile.

E siccome siamo in Romagna eccovi subito due espressioni di sangiovese della zona; abbiamo iniziato con un rifermentato rosato di Stefano Berti: fresco, profumato senza scadere in note stucchevoli a dispetto del nome, Rossetto, un vino che  ci porta subito su una lunga e sabbiosa spiaggia della vicina riviera.

Il secondo sangiovese era tanto che volevamo assaggiarlo, complici la lettura, sulla rivista AIS Viniplus, di una verticale a firma di Armando Castagno. L’articolo lo trovate a questo link. Siamo nel cuore della collina romagnola, a Bentinoro dove, da vigneti di sangiovese piantati ad alberello su un tipico sasso locale – lo spungone, matrice calcarea ricca di fossili marini, “starter naturale” di freschezza e sapidità – nasce  Fermavento dell’azienda Giovanna Madonia; abbiamo provato l’ultima annata in commercio, la 2021: affinata in acciaio e barrique, ci ha colpito per l’equilibrio fra note fruttate e delicata speziatura al naso e per un allungo fresco ma  deciso in bocca.

E ora passiamo ad un piccolo produttore della Franciacorta, Rizzini: due ettari di chardonnay, solo millesimati con lunghissimi affinamenti; i due spumanti in degustazione, rispettivamente un Brut Nature 2016 e un Extra Brut 2010, spiccano per carattere, eleganza e grande freschezza.

Rimandendo su Metodo Classico sempre a base chardonnay, andiamo in Trentino, da una nuova realtà di due giovani fratelli, Tommaso e Luca Moser e la loro azienda Resom, che eravamo andati a conoscere proprio nelle sue fasi embrionali; è stato quindi un grande piacere, a distanza di qualche anno, vederne i progressi e finalmente degustare il vino che avevamo visto sur lies nella loro cantina. Brek, millesimo 2019, mostra il lato più immediato dello chardonnay, con le sue note floreali e di frutta gialla; l’ottimo rapporto qualità prezzo ci spingono a consigliare ancora di più questo Trento DOC.

Nei nostri due giorni in fiera abbiamo spaziato dal prié blanc di Morgex, della Valle d’Aosta, al bianchello della Valle del Metauro, nelle Marche, fino all’aglianico del Vulture e restiamo con la certezza che il mercato FIVI, ovunque sia, è sempre una garanzia.

Alessandra Gianelli
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