Oggi condividiamo le impressioni di una coinvolgente degustazione dedicata ad uno dei vini spagnoli più iconici e rappresentativi: il Rioja Reserva Viña Tondonia di Lopez de Heredia.
Lopez de Heredia è uno storico produttore della Rioja Alta che produce vino dal 1877. Tondonia è un’unica grande vigna di ben 100 ettari situata nella destra orografica del fiume Ebro. Le varietà presenti sono quelle tradizionali della Rioja ovvero, per quanto riguarda i vitigni a bacca nera, tempranillo, garnacha, graciano e mazuelo; presenti anche i vitigni a bacca bianca viura e malvasia.

La degustazione
Champagne “Unique” – Pascal Mazet, per iniziare abbiamo “avvinato” i bicchieri con questo Champagne in formato magnum estremamente convincente. Un bellissimo colore vivace dai riflessi bronzo, per un olfatto di mela renetta, fiori secchi, scorza di cedro e una netta mineralità. Sorso di ottimo equilibrio, in fase di beva perfetta, con chiusura profonda, fresca e piuttosto lunga.

Di seguito le quattro annate di Rioja Reserva Viña Tondonia da magnum:




2008: naso ampio e variegato di ciliegia, sangue, corteccia, pepe verde, fiori rossi (peonia). Bocca di polpa e freschezza, grande dinamica e progressione, tannini in chiusura fitti ma di grana sottile. Ritorni aromatici di fiori e frutta rossa, lunga e sapida la persistenza. Dinamica e sapore
2006: amarene, funghi secchi, arancia rossa e una bella nota balsamica. Sorso di ottima freschezza, forse meno stratificazione del 2008 ma la bevibilità è notevole e il tannino splendidamente risolto. Elegante.
2005: ahimè tappo!
2001: bellissimo vino dal naso mutevole che parte sulla frutta rossa fresca (ciliegia), per poi lasciar spazio ai fiori, agli agrumi, ad una parte balsamica e poi tornare sulla frutta matura che tende alla pesca sciroppata. La bocca è fresca, stratificata, profonda. Chiude lunghissimo su ritorni di frutta rossa, liquirizia e sale. Il vino della giornata
Rioja Gran Reserva “Classica” 2005 – Lopez de Haro

Il ringer prescelto è un Rioja Gran Reserva di Lopez de Haro, una scelta non scontata che ha tenuto testa ai vini precedenti. Rioja che parte su note scure e minerali che tendono persino al tartufo, poi esce fuori il frutto (mirtillo). Bocca di ottima progressione, tannini fini e fitti e freschezza integrata dialogano con la materia del vino possente e calda, il risultato è di grande armonia. Chiusura lunga su ritorni di frutta matura e liquirizia.
Diego Mutarelli
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