Una delle caratteristiche del vino che trovo particolarmente affascinante è la longevità, ovvero la capacità del vino non solo di invecchiare, ma di evolvere e cambiare nel corso del tempo. Una volta imbottigliato il vino infatti subisce dei processi di ossidoriduzione che, quando proficui, forniscono al vino equilibrio, armonia, completezza, oltre ad un mutamento aromatico spesso intrigante.

Vi sono dei vini che è obbligatorio far invecchiare per poter apprezzare al massimo (basti pensare a molti grandi vini di Bordeaux), ve ne sono altri che sono godibilissimi sia in gioventù che dopo anni di evoluzione.
Quando si parla di “vini da invecchiamento”, spesso vengono citati i grandi territori mondiali del vino: Bordeaux, Montalcino, Barolo, Rioja, Mosella… vini prestigiosi e non certo economici.
Ma invece cosa dire della capacità di evoluzione nel tempo dei vini più economici? Diciamo dei vini tra i 10 € e i 20 €? Esistono parecchi vini accessibili – sia bianchi sia rossi, sia da dessert – che possono essere dimenticati in cantina per anni…oggi ne vogliamo condividere uno cercando come sempre di non parlare solo di teoria ma di portare anche esempi pratici!

Vallée d’Aoste Donnas 2006 – Caves de Donnas
Siamo in Valle d’Aosta ed in particolare a Donnas, la prima DOC della regione (1971). Da oltre 50 anni la cooperativa Caves de Donnas riunisce numerosi piccoli viticoltori commercializzando circa 100.000 bottiglie ogni anno. Il Donnas del 2006 risultò fin da subito molto riuscito e ne comprai diverse bottiglie, approfittando anche del prezzo particolarmente accattivante (se ricordo bene circa 8 €). Una bottiglia l’ho sepolta in cantina e l’ho stappata con grande curiosità a 18 anni dalla vendemmia. Si tratta di un vino ottenuto da nebbiolo in prevalenza (90%) con freisa e neyret a saldo.
Nel calice si presenta rosso granato senza alcun cedimento, al naso si riconoscono fiori appassiti, lamponi, scorza d’arancia, ma il vino non si ferma qui, gli anni di riposo in bottiglia hanno conferito al vino note più austere di corteccia, sangue, ferro e moka. Sorso agile ed elegante, di media potenza, con materia fruttata ancora viva e con un tannino splendidamente risolto e cremoso. La progressione è soave e senza soluzioni di continuità. Chiude lungo, sapido su ritorni di frutta rossa e spezie.
Plus: un vino economico allora ed accessibile ancora oggi (poco più di 15 €) che dimostra come anche vini quotidiani possano riservare grandi sorprese se attesi con pazienza. In questo caso l’evoluzione non ha svuotato né tolto energia e frutto al vino, ma anzi ha corredato il vino di armonia, misura e compostezza oltre che di maggior complessità aromatica.
Qual è la tua esperienza sui vini che possono invecchiare positivamente, anche fuori dalle grandi denominazioni? Scrivimelo nei commenti!
Diego Mutarelli
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