Tra malinconia da rientro, affanni da ripartenza e clima più clemente, alcuni collaboratori e amici di Vinocondiviso si ritrovano per esorcizzare il termine delle vacanze con la consueta degustazione “un vino a testa”.
Eccoci, dunque, da HIC Enoteche, che ha sopportato i nostri schiamazzi e supportato la nostra fame con gustose proposte gastronomiche.

Di seguito qualche nota sui vini bevuti.


Champagne extra brut Blanc de Blancs – Adam Mereaux
Adam Mereaux è una piccola azienda (7 ettari) della Montagne de Reims, vino da aperitivo perfetto per iniziare la serata. Naso semplice ma ben fatto su note di agrumi, nocciola e fiori gialli, sorso soffice, di una certa morbidezza, scorrevole e appagante. Non un mostro di acidità né di complessità, ma una bollicina elegante e adeguata a un aperitivo o antipasti non troppo elaborati.
Champagne brut nature Blanc de Blancs – Benoît Lahaye
Dei vini di Benoît Lahaye su queste pagine abbiamo parlato spesso, in questo caso abbiamo assaggiato il suo Blanc de Blancs ottenuto da vini di annate 2016 e 2017, vinificato senza solfiti aggiunti, sboccatura 04/2021. Il vino nel calice è di un bel giallo dorato solcato da perlage sottile e continuo, primo naso su mallo di noce e acquavite, poi si apre svelando grande complessità fatta di fiori e frutti gialli (susina mirabella), spezie e roccia. Ma è in bocca che questo Champagne mette la sesta grazie ad una profondità e ricchezza fuori dal comune ed una vena ossidativa di grande raffinatezza. Ritorni sul frutto giallo e il sale, ottima persistenza.


Pouilly-Fuissé vieilles vignes “La Croix” 2020 – Robert Denogent
I vini di Robert Denogent sono, negli ultimi tempi, sulla bocca di tutti, tra detrattori e veri e propri adoratori. Il vino che abbiamo nel calice è di un giallo paglierino con riflessi dorati, parte piuttosto reticente al naso: una nota di cereali, un tocco di limone candito, un che di “pannoso”… Il sorso è più convincente, caldo e piuttosto morbido, i 14% di titolo alcolometrico sono ben gestiti anche grazie ad un’acidità che, pur sottotraccia, fornisce equilibrio e allungo.
Savannières “Les Gaudrets” 2018 – Domaine Belargus
Domaine Belargus è un’azienda biodinamica di recente costituzione che si dedica esclusivamente a vinificare cuvée a base di chenin blanc. Giallo dorato luminoso, al naso un che di vegetale (piselli), fiori gialli, sassi e mare. Bocca fresca e di gran volume, come i migliori chenin sa coniugare freschezza e ricchezza, in bocca la classica nota aromatica di cera d’api e propoli. Chiude lungo e sapido.

Mosel Erdener Prälat Riesling Auslese 2006 – Weins Prüm
Color mogano con riflessi dorati, più evoluto al colore di quanto l’annata riportata in etichetta farebbe presagire. Naso splendido e articolato di miele d’acacia, tè verde, fiori dolci, cedro candito, croccante alle mandorle, pepe bianco… Ingresso in bocca sulla dolcezza che però viene immediatamente rintuzzata da acidità rinfrescante che accompagna il vino in una chiusura quasi salina.
Degustazione molte interessante, il rientro dalle ferie non ci fa più paura!
Diego Mutarelli
Facebook: @vinocondiviso
Instagram: @vinocondiviso










