Di recente abbiamo avuto l’occasione di visitare Temp Enoteca, un’apertura abbastanza recente (ottobre 2022) che va ad affollare l’ormai ricchissima proposta di enoteche con mescita a Milano. L’offerta è impostata prevalentemente sui vini naturali con una scelta notevole di prodotti italiani e, soprattutto, francesi.
Ecco cosa abbiamo assaggiato in una calda serata estiva.


Bourgogne Aligoté 2022 – Sylvain Pataille
La Borgogna bianca significa chardonnay naturalmente, ma l’aligoté è un vitigno che per la sua più semplice gestione in vigna (maturazione precoce e resistenza al gelo) resta, nelle annate meno favorevoli, un’àncora di salvezza per i viticoltori. La considerazione di vino comprimario, rispetto a sua maestà chardonnay, spesso ha purtroppo ottenuto il risultato di produrre vini poco interessanti, lineari e semplici, diluiti e dalle acidità poco aggraziate. Da qualche tempo non è più così e sempre più interpreti stanno dando le giuste attenzioni a questo vitigno ottenendo risultati più che decorosi. È il caso di Sylvain Pataille che a Marsannay da due diverse parcelle ottiene questo vino dal bel colore paglierino con luminosi riflessi dorati. Olfatto di grande ampiezza con pera acerba, floreale bianco, un tocco di mineralità sulfurea, zenzero. Il sorso è ampio e di buon volume, per nulla diluito anzi fitto di sapore, l’acidità ben presente compensa adeguatamente la materia che è sorprendentemente serrata e ricca. Dinamica e sale non mancano al vino che si distende bene nella chiusura, che risulta lunga su ritorni di sale e agrumi.
Il vino fermenta spontaneamente senza aggiunta di solforosa e affina in acciaio e barrique esauste prima della messa in commercio.
Vin de France “Le Ruisseau” 2023 – L’Anglore
Ci spostiamo nel sud della Francia poco a nord di Avignone, a Tavel, denominazione celebre dedicata ai vini rosati a base di grenache. Qui Eric Pfifferling, ex apicoltore riconvertito al vino, dà vita a L’Anglore, domaine ben conosciuto dagli amanti dei vini naturali. Il vino che abbiamo nel calice è ottenuto dal vitigno mourvèdre.
Rosso rubino chiaro appena velato, naso caleidoscopico di arancia rossa, fragole, scorza di agrumi, peonia, rosmarino, liquirizia, olive verdi… Sorso agile ma saporito, di grande freschezza e ottima dinamica, lo sviluppo è stratificato e si distende senza soluzione di continuità, tannino poco percepibile se non in chiusura che è saporita, lunga e su ritorni di frutta rossa e grafite.
Vino di grande originalità che si muove spontaneo e con grande libertà di espressione ma senza alcuna “sgrammaticatura”. Molto intrigante.
Diego Mutarelli
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