Savoia biodinamica: Gilles Berlioz

la roussanne: oro liquido

Nell’articolo introduttivo sui vini della Savoia, ti ho già citato Gilles Berlioz, l’antesignano della biodinamica in Savoia.
Oggi ti parlo di una delle sue celebri roussanne, in particolare di una cuvée chiamata “Les Fripons” (i discoli) denominazione Chignin-Bergeron.

Vin de Savoie Chignon-Bergeron “Les Fripons” 2014 – Gilles Berlioz

Oro liquido nel bicchiere: luminoso e vivo.
Olfatto decisamente complesso: iodio, scogli, una nota vegetale che ricorda la foglia di menta e che rinfresca il fruttato dell’albicocca.
Qualche istante e il naso continua a cambiare sfoderando violetta, polline, nocciola e persino una curiosa nota di farina di mais.
Il sorso si allarga piuttosto morbido nel cavo orale, il sapore si espande veicolato dall’alcol leggero (12%) e dalla sapidità che supportano con naturalezza la progressione.
L’acidità, non strabordante (in linea con le caratteristiche della roussanne), è presente sottotraccia e fa capolino in fin di bocca.
La chiusura è sapida ed elegante, soave ma lunga, su ritorni delicatamente agrumati.

Plus: vino originale ed espressivo senza inutili stravaganze. Naso intrigante e beva molto semplice.
Minus: maggiore tensione acida avrebbe forse giovato alla dinamica gustativa.

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Diego Mutarelli
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Un vino della Savoia da Champions League

Se mi segui da tempo sai che amo i vini della Savoia, in particolare quelli ottenuti dagli interessanti vitigni autoctoni della zona. Stasera ho bevuto un vino bianco che mi ha lasciato senza parole…l’avevo assaggiato nella cantina di Gilles Berlioz a Chignin. Ma qualche mese di cantina ha fatto bene ad un vino che è letteralmente sbocciato.

Berlioz è uno dei precursori della biodinamica in Savoia e il vino in questione è ottenuto dal vitigno altesse.

Roussette de Savoie Altesse “El-hem” 2014 – Gilles Berlioz

La divisa con cui il liquido odoroso scende in campo è color giallo paglierino con luminosi riflessi dorati.
Il naso è molto fine e pulito, il palleggio è rapido e preciso, vengono privilegiati i tocchi semplici e verticali: fiori gialli (tarassaco), erbe aromatiche (basilico e menta), susina mirabella, scorza di agrumi…
Il sorso è fin dall’ingresso di grande ampiezza, riempie il cavo orale di sapore ed energia, ma senza strappi, con un’ottima dinamica: sapidità e acidità sono in pressing alto su un fondo di morbidezza voluttuosa che però non detta il gioco e perde il possesso palla. In ripartenza la spalla acida si insinua, ficcante, nella retroguardia glicerica, il tiro è teso e repentino: GOAL!
In fondo alla rete la persistenza è strabiliante. Sugli spalti è festa: ritorni di fiori gialli e agrumi fanno la Ola.

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