Le Trame 2017, il miracolo di Giovanna Morganti?

Su queste pagine abbiamo già parlato di Le Trame (vedi ad esempio questo post oppure quest’altro), il non Chianti Classico – da tempo esce come Toscana IGT per scelta del produttore – di Podere Le Boncie, l’azienda agricola di Giovanna Morganti a Castelnuovo Berardenga (SI).

L’annata 2017 è stata una delle meno favorevoli dell’ultimo decennio e quindi abbiamo stappato la bottiglia, dopo anni di riposo in cantina, senza particolari aspettative. E invece… una volta in più il vino ci sorprende ricordandoci che la materia è complessa e rifugge dalla generalizzazioni e dalle ricette valide per tutte le stagioni. Questo vino, pur in un’annata che in Toscana non ha regalato capolavori, è un vero e proprio miracolo. Vino di un’integrità, dolcezza ed eleganza che mai avremmo potuto prevedere.

Le Trame 2017 - Podere le Boncie
Le Trame 2017 – Podere le Boncie

Si presenta con un luminoso rubino appena più chiaro sull’unghia. Olfatto subito molto estroverso e mutevole: viola, ciliegia, macchia mediterranea, scorza d’arancia, terra smossa e note ematiche…a bicchiere fermo una nota verde e balsamica che ricorda il muschio.

Sorso di grande equilibrio, l’alcol (13,5%) risulta perfettamente integrato in una materia fruttata di suadente dolcezza, la freschezza non manca così come il tannino risolto a centro bocca e appena più fitto in chiusura, contribuendo però a sostenere un persistente allungo sapido, floreale e di frutta rossa.

Abbinato con successo alle costolette di agnello.

Diego Mutarelli
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Le Trame: verticale 2001-2010 del gioiello di Giovanna Morganti

Oggi ti racconto di una verticale che copre un intero decennio del vino simbolo di Giovanna Morganti (Podere le Boncie)Le Trame. In quel decennio Le Trame era ancora un Chianti Classico. A partire dall’annata 2011 – immagino per qualche polemica con il Consorzio e per prendere le distanze dalla maggior parte dei produttori della zona (come peraltro fatto anche da Montevertine) – il vino è uscito dalla DOCG in favore della semplice IGT.

Verticale Le Trame
Verticale Le Trame

A Castelnuovo Berardenga Giovanna Morganti cura in biologico i suoi 5 ettari di vigna piantata ad alberello su suolo sassoso e calcareo (sangiovese, colorino, mammolo e foglia tonda). Il non interventismo in vigna prosegue anche in cantina: la fermentazione spontanea avviene in tini aperti per circa 20 giorni e non viene utilizzata alcuna pompa meccanica (se non per i travasi), le uve sono follate a mano. L’affinamento prosegue per due anni in botti di rovere ed il vino non subisce alcuna filtrazione.

Preferisco non dilungarmi nella descrizione minuziosa di ciascuna annata degustata, mi limiterò a qualche cenno della annate più convincenti.

Mi sembra invece interessante, per una volta, partire dalla fine, ovvero dal fil rouge che ho ritrovato nei vini dei diversi millesimi.

Le Trame è un vino piuttosto scorbutico in gioventù, con tannini piuttosto fitti ed acidità pronunciata; un invecchiamento di una decina d’anni giova senz’altro al vino che acquisisce armonia e compiutezza. Si tratta però di un vino che non cerca alcun compromesso, non è aggiustato in alcun modo e, con carattere e personalità, riflette ed interpreta la singola annata. Vini molto diversi dunque eppure accomunati da un profilo olfattivo di frutta di rovo e fiori rossi, note ematiche e mineralità ferrosa, terra smossa e spezie. La bocca, come detto, ha un profilo succoso e acido, tannino ben presente ma polpa e sapidità non mancano mai.

I migliori vini sono risultati quelli delle annate 2004 (elegantissimo, succoso e soavemente floreale), 2007 (vino molto energico, verticale e con grande spalla acida, evolverà ancora per un bel po’) e 2008 (risolto, forse all’apice, ma che goduria!) seguiti dagli ottimi (ma quasi opposti come profilo) 2001 e 2002. Discreti il 2003 ed il 2010 (quest’ultimo potrebbe migliorare parecchio) mentre meno convincenti il 2005 ed il 2009 (entrambi piuttosto sgraziati). L’annata 2006 è stata inficiata da un tappo non perfetto, ahimè.

Diego Mutarelli
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