Faccia a Faccia: Lugana

Torniamo con la nostra rubrica “Faccia a Faccia” parlando questa volta del Lugana DOC, affiancando e confrontando due vini della denominazione ottenuti dal vitigno turbiana (trebbiano di Lugana).

Questa volta abbiamo assaggiato vis-à-vis due vini della medesima azienda, realtà che avevamo conosciuto ad un evento e che ci aveva colpito per l’impostazione elegante, rigorosa ed espressiva dei suoi vini. Si tratta di Montonale, azienda di Desenzano del Garda che possiede 35 ettari di vigna di varietà turbiana in prevalenza, affiancata però anche da alcune varietà a bacca rossa: cabernet sauvignon, merlot, marzemino, barbera e groppello.

Lugana “Montunal2024 – Montonale

Vino ottenuto da 100% turbiana, fermentazione spontanea e vinificazione in inox con affinamento di almeno 6 mesi sulle fecce fini con costanti bâtonnage.

Colore bianco paglierino con riflessi verdolini, il vino ha un profilo giovane e immediato, si muove elegantemente su rimandi aromatici di clorofilla, aneto, pompelmo e un’intrigante nota floreale dolce (gelsomino). Il primo impatto in bocca è quello della freschezza, ma non solo, il vino ha dinamica, allungo e progressione. Il risultato è una bevuta scorrevole senza però rinunciare ad una certa ampiezza. Chiude su ritorni sapidi e agrumati.

Lugana Montunal

Lugana “Orestilla” 2021 – Montonale

Anche in questo caso parliamo di un vino 100% turbiana che segue una vinificazione simile al vino precedente con un affinamento sulle fecce nobili di 8 mesi in questo caso. Orestilla nasce dall’omonimo vigneto di 2 ettari ed è dunque un cru aziendale che beneficia di un terroir particolare che conferisce al vino longevità e struttura. Assaggiamo dunque il vino a qualche anno dalla vendemmia per metterne alla prova anche l’evoluzione.

Il colore è un paglierino chiaro con riflessi verde-oro, il primo naso è delicatamente sulfureo, poi si apre, senza abbandonare mai il registro minerale, su note di scorza di agrumi, ananas, erbe aromatiche, burro alle erbe, frutta bianca poco matura (mela, pera). Il sorso è morbido e pieno, avvolgente, l’acidità è comunque ben presenta ma in filigrana nel corpo del vino, non prende mai il sopravvento. Il vino ha un certo calore alcolico ben bilanciato dalla chiusura sapida e con un intrigante pizzico di tannino. Vino ambizioso che riesce a coniugare eleganza e complessità.

Lugana Orestilla

Riflessioni conclusive

L’assaggio di questi due Lugana ci ha incuriosito e ci sprona ad approfondire un territorio non così presente nelle cantine degli eno-appassionati. Invece il Lugana sa sorprendere e soprattutto coinvolgere grazie ad un’eleganza che ha pochi uguali. Ci sono piaciute entrambe le versioni del vino, con il Montunal 2024 più sbarazzino e dalla vivace freschezza, che vediamo bene servito in aperitivo o con antipasti leggeri, e l’Orestilla 2021, vino che mostra le potenzialità del Lugana con un medio invecchiamento ed è più adatto a primi piatti a base di pesce, pesce in umido o crostacei. Non da ultimo, due vini che valgono il loro prezzo (circa 15 € per il Montunal, e circa 30 € per l’Orestilla).

Diego Mutarelli
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3 vini del Lago di Garda

Ti ho già parlato dei wine box, ovvero di bottiglie di vino che è possibile farsi recapitare da nuova canali di acquisto – spesso si tratta di start-up web – che tramite una sorta di abbonamento i wine lover ricevono a casa ogni mese. Una selezione di vini “alla cieca”; vini scelti quindi non dall’acquirente, ma dagli “esperti” della piattaforma.

Insomma sei pronto ad accettare la scommessa e degustare vini che magari non avresti scelto? Di zone che frequenti meno e su cui, chissà, nutri qualche pregiudizio?

Ho voluto provare il servizio di Sommelier Wine Box facendomi recapitare la prima wine box. Ho così scoperto che era tutta dedicata al Lago di Garda.

3 vini del lago di Garda
3 vini del Lago di Garda

Ecco i tre vini che sono stati recapitati e che ho degustato:

Lugana Ancilla 2015 – La Ghidina

Ancilla è un’azienda agricola formata da due distinte tenute (La Ghidina e Cadellora). Il vino in questione è ottenuto da sole uve Turbiana, in particolare dalle piante più vecchie della tenuta La Ghidina (il vigneto risale al 1976). Prima della vinificazione i grappoli vengono appassiti per 40 giorni in cassetta. Il vino affina in barrique usate con i lieviti tenuti in sospensione (bâtonnage).
Il vino sa di frutta gialla e fiori dolci, mango e melone bianco. Il sorso entra caldo e piuttosto ampio, saporito. La dinamica è appoggiata sulla morbidezza, a mio gusto forse un po’ troppo…avrei preferito un nerbo acido maggiore. Chiusura appena abboccata. Rassicurante. 

Freudo Rosso Veneto IGT – Azienda Agricola San Zeno

Ci troviamo a Bardolino. Qui l’Azienda Agricola San Zeno si dedica all’uva da vino fin dall’800 anche se la scelta di imbottigliare e commercializzare il proprio vino è più recente.
Il colore del vino in questione – 100% Corvina – è un rubino chiaro e trasparente, molto luminoso. L’olfatto è dapprima sulla rosa canina per poi aprirsi su golose note di gelatina ai frutti di bosco. La bocca è semplice, piacevole nell’incedere che risulta scorrevole e sapido. Non particolarmente lungo ma di gran beva. Sbarazzino.

Bardolino 2015 – Le Fraghe

Matilde Poggi oltre a seguire in prima persona Le Fraghe, azienda biologica di riferimento del Bardolino, è anche il Presidente della Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti (FIVI).
Il Bardolino 2015 ha un bel coloro rubino chiaro con riflessi porpora. L’olfatto è accattivante e sa di ciliegia, fragola e roselline fresche con, dopo qualche minuto di ossigenazione, un curioso tocco di anice. Bocca agile e sapida, finta semplice, di grande soddisfazione. Lunga e delicata la persistenza. Personalità con grazia.

E tu? Quali sono i vini del Garda che ami?

I Wine Box avranno successo anche in Italia?

Dopo un discreto successo in altri Paesi a partire dalla Francia, da qualche tempo anche in Italia c’è una nuova modalità per comprare vino e costruirsi la propria cantina. Sto parlando dei Wine Box.

I Wine Box sono degli abbonamenti, generalmente mensili, che permettono agli enofili di ricevere del vino in base alle scelte ed alle preferenze dei loro promotori.

Ma come funziona esattamente?

Per spiegartelo faccio ricorso ad un caso concreto che ho avuto modo di approfondire. Si tratta della recentissima iniziativa di Sommelier Wine Box che, dopo l’ormai consueta campagna di crowdfunding, è partita a spedire le prime bottiglie. L’appassionato può abbonarsi a consegne mensili di 3 bottiglie. L’abbonamento ha una durata variabile a partire da un solo mese fino a 6 mesi. Le opzioni di scelta, di differente prezzo, sono due: entusiasta (35 € al mese) o esperto (60 €). La scelte delle bottiglie è fatta da un esperto sommelier che cambia ogni mese. Ad esempio nella prossima tappa in consegna il “sommelier selezionatore” è Andrea Gori.

Può avere successo una modalità di acquisto (e regalo) del vino di questo tipo? A chi si rivolge e che bacino di utenza può attrarre?
Difficile dare risposte univoche, anche perché molto dipende dalla filosofia di ciascuna iniziativa. All’estero ci sono iniziative piuttosto variegate: c’è chi è molto aggressivo in termini di prezzo, chi invece promette una selezione di nicchia particolare, ed ancora chi punta tutto sull’autorevolezza degli esperti che scelgono le bottiglie.

La sfida più importante per queste piattaforme è di sicuro quella di instaurare una grande fiducia con il consumatore, più o meno esperto che sia. Perché dovremmo delegare la scelta del vino a terzi? E’ così divertente andare in enoteca…

Ebbene, per mettere alla prova Wine Box Sommelier, ho dato un occhio al primo Wine Box “costruito” da tre sommelier AIS del Veneto. L’acquirente (in questo caso ho scelto l’opzione “esperto”) riceve a casa, in un’impeccabile confezione, 3 vini nati intorno al Lago di Garda.

Wine Box Sommelier
Wine Box Sommelier

Ecco i vini che ho ricevuto e di cui ti relazionerò prossimamente:

Bardolino 2015 – Le Fraghe

Lugana Ancilla 2015 – La Ghidina

Freudo Rosso Veneto IGT – Azienda Agricola San Zeno

Vini che forse non avrei comprato e di zone che frequento e degusto raramente… la prima impressione è che una modalità di acquisto di questo genere è adatta a chi ha il gusto per la scoperta ed è disposto a correre qualche rischio. Insomma a chi non ha paura di uscire dalla sua comfort zone.

Mi incuriosisce molto anche la prossima consegna, quella pensata da Andrea Gori, che ha invece come tema “Acidità, vitigno ed altitudine”.

Tu che ne pensi? Sei disposto a delegare ad uno sconosciuto la scelta del vino?