Tre giovani produttori al Vinitaly 2024

Anche quest’anno abbiamo partecipato al Vinitaly, la più grande fiera del vino italiano che riesce a coniugare opportunità di affari tra gli operatori del mondovino e occasioni di scoperta e assaggio per tutti i “semplici” appassionati.

Abbiamo deciso di dedicare del tempo non solo ai classici assaggi ed incontri mirati negli spazi espositivi, ma anche alla partecipazione ad alcuni eventi organizzati all’interno della manifestazione. Particolarmente interessante l’evento che abbiamo deciso di condividere in questo post, si tratta di Young to Young, l’ormai consueto momento di confronto tra giovani vignaioli e comunicatori del vino moderato da Paolo Massobrio e Marco Gatti.

Ecco chi abbiamo incontrato!

Bosco Longhino, azienda storica dell’Oltrepò oggi guidata da Massimiliano e Greta Faravelli, tra i primi a puntare con convinzione sul pinot nero Metodo Classico. Abbiamo assaggiato il Pinot Nero Pas Dosè “Casto” 2018. Dopo l’accurata selezione delle uve e la loro vinificazione in acciaio, il vino sosta per ben 50 mesi sui lieviti. Nel calice il vino si presenta con una bollicina finissima ed un corredo olfattivo intrigante: fruttini rossi, mela golden, un bel tocco minerale. Il sorso è potente, ampio e di volume ma non difetta in progressione e allungo, la verve acida conferisce eleganza e freschezza. Chiude sapido e di ottima lunghezza.

Tonello Vini, azienda dei Monti Lessini, un’interessante territorio caratterizzato da terreno vulcanico che si trova tra le province di Vicenza e Verona. L’azienda si dedica prevalentemente alle uve a bacca bianca durella e garganega. Diletta Tonello ha portato in degustazione il Lessini Durello Metodo Classico Extra Brut “Io Teti” 2019. Naso divertente con richiami di frutta gialla, anche esotica, agrumi, roccia, spezie in formazione. Bocca intensa, di impatto acido molto importante (come da DNA del vitigno impiegato, la durella), rinfrescante e pericolosamente “dissetante” per un vino che si beve con grande facilità grazie anche ad una gustosa chiusura salata.

Azienda Agricola Emanuele Gambino, operativa dal 2016 in quel di Costigliole D’Asti con vigne a cavallo tra Langhe e Monferrato. Abbiamo assaggiato il Mò Frem 2020, un moscato bianco vinificato secco e affinato in anfore di terracotta da 750 litri. Un bianco da uve aromatiche che però riesce a superare le note varietali più spinte del moscato, il vino risulta agrumato, quindi si percepiscono note di erbe aromatiche (rosmarino, salvia) e di fiori di campo, un leggerissimo tocco di miele d’acacia. Sorso morbido ma del tutto secco e con la giusta acidità in filigrana. Potente e sapida la chiusura.

Diego Mutarelli
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