Curiosa notizia quella riportata dal Messaggero Veneto: in Friuli si beveva vino ben prima dell’arrivo dei Romani.

La scoperta è dell’Università di Udine che, da recenti scavi archeologici nei pressi di Aquileia, ha riscontrato come il consumo di vino in Friuli fosse presente oltre 3.000 anni fa. Uno dei più antichi casi di consumo di vino accertati nel nord Italia.
La prova? Tracce di vino rinvenute in una tazza di ceramica risalente all’età del bronzo (XIV e XIII sec a.C.). Riporta l’articolo del Messaggero Veneto:
Se un tempo – spiega la direttrice scientifica degli scavi a Ca’ Baredi, Elisabetta Borgna – si riteneva che il vino fosse arrivato insieme alla pratica del banchetto nella fase dei contatti tra Greci ed Etruschi nei primi secoli del I millennio a.C, oggi sappiamo che furono verosimilmente i Micenei durante l’età del bronzo, nella seconda metà del II millennio a.C., a far conoscere la coltivazione della vite e dell’olivo alle comunità italiane dell’Italia meridionale, da dove le conoscenze si sarebbero diffuse verso il Nord.
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La scoperta di Ca’ Baredi – sottolinea Borgna -, già di per sé di grande valore, rappresenta un tassello importantissimo nel quadro dei rapporti a lunga distanza tra regioni mediterranee e nord-adriatiche ben prima dell’arrivo dei Romani nel II sec. a.C..
Ironia della sorte la scoperta è stata fatta a Canale Anfora, il nome (omen!) di un canale artificiale vicino Aquileia e risalente ad età romana. Così chiamato per i numerosi ritrovamenti di anfore…chissà quali liquidi trasportavano! 🙂