La curiosità di assaggiare l’ultima uscita dell’etichetta simbolo di Pol Roger, la ventesima edizione della cuvée de prestige Sir Wiston Churchill, era alle stelle e non ho resistito.


Chiaramente dico subito che è un vino che darà il suo massimo tra almeno 10 anni, un carro armato a base principalmente pinot nero, al naso è ancora giustamente compressissimo, emergono note di zenzero, miele amaro, agrumi amari, la bocca è mostruosa per potenza e complessità ancora inespressa. La materia è importantissima, ad oggi si fa quasi “fatica” – e lo dico in senso positivo, per sottolineare quanto la trama sia fitta e compatta – a berlo (ma la bottiglia finisce in due in venti minuti…), dosaggio leggermente abbassato a 7 grammi litro che in questo caso comunque non si sentono.
Abbiate fede e pazienza ma se volete aprirlo ora provate ad abbinarlo ad un’anatra all’arancia o un fagiano in crema di funghi. Fenomenale (e anche il prezzo di conseguenza non è per tutti). Ennesimo capolavoro di Pol Roger (ah se avete in cantina anche il 2008 attendete il 2030…).
Gregorio Mulazzani
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