In questi ultimi anni il mondo della comunicazione del vino si è focalizzato sulle eccellenze, sui prodotti di nicchia, sulle bottiglie costose e quasi mitologiche… e non facciamo eccezione neppure noi di Vinocondiviso che però cerchiamo, nel nostro piccolo, di portare a galla in questo mondo anche realtà più accessibili, purché rispettose del territorio e autentiche. Il vino in fondo nasce per unire intorno ad un tavolo le persone ed accompagnare un pasto in convivialità.
Oggi ti parliamo dunque di una realtà che si iscrive perfettamente in questo contesto, si tratta della Cantina SeSí, una piccola azienda a conduzione familiare nata nel 2014 dall’amore e dall’unione della famiglia Ballatori. L’azienda è situata tra le ridenti colline di Appignano del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, tra la riviera delle Palme e i Monti Sibillini e fa parte della Comunità Montana del Tronto.

Il suolo argilloso tipico del territorio dei calanchi regala vendemmie non particolarmente copiose ma ricche di qualità, che portano ad un vino elegante e complesso.
Il fenomeno dei calanchi è il risultato dello scivolamento a valle di parte del terreno fangoso che compone le colline argillose per effetto della pioggia.
Fin dall’esordio l’azienda ha intrapreso un percorso di conversione al biologico nel pieno rispetto dell’ambiente e nella convinzione di fornire un vino sempre più naturale e genuino che rispecchi le caratteristiche del territorio Piceno.
Ci ha accompagnato alla degustazione Elisa Ballatori, laureata in scienze agrarie con specializzazione viticoltura ed enologia ad Ancona e laureanda in agricoltura sostenibile a Perugia.
In apertura assaggiamo la Passerina Marche IGP Luigina Maria 2024 prodotta con uve passerina 85%, trebbiano 10% e vermentino 5%, affinato in serbatoi di acciaio inox.
Un bel colore giallo paglierino e al naso è un’esplosione di profumi floreali di gelsomino e acacia, note fruttate di mela golden e banana con cenni di erbe aromatiche. Una bella vena acida supportata da una parte salina, con una media persistenza e di grande bevibilità.
A seguire l’Offida Pecorino DOCG Colle Guardia 2023 prodotto con uve pecorino in purezza, anche in questo caso l’affinamento avviene in serbatoi di acciaio inox.
Nel calice un vivace colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Al naso è elegante e intenso con nette sensazioni floreali di acacia e biancospino, spiccate note fruttate di mela, pera e pesca con un cenno agrumato.
Un sorso fresco con una decisa vena acida che sostiene una traccia sapida e una morbidezza che, unita al tenore alcolico elevato, crea un equilibrio invidiabile. Il finale è incentrato sul frutto con una buona corrispondenza gusto-olfattiva e una lunga persistenza.


Tocca poi al Rosso Piceno DOP Calanchi 2023 che nasce da uve montepulciano 60%, sangiovese 35% e merlot 5%, con fermentazione e maturazione in cemento.
Un bel colore rosso rubino con riflessi porpora e al naso sensazioni floreali di rosa e viola, note fruttate di amarena e frutti di bosco in confettura, prugne secche, cenni balsamici di eucalipto e rimandi speziati di cannella e pepe. Grande equilibrio frutto di una buona acidità sostenuta da una traccia sapida, di una trama tannica scolpita e levigata e di una morbidezza che avvolge il palato.
In chiusura il Rosso Piceno Superiore DOP Castellaro 2020 frutto di un blend di montepulciano 80%, sangiovese 15% e merlot per la restante parte con fermentazione e affinamento in botti di cemento. È stato recentemente premiato con il riconoscimento dell’Eccellenza dalla guida “Le Marche nel Bicchiere 2024”, curata dall’Associazione Italiana Sommelier Marche.
Nel calice un luminoso rosso rubino molto intenso con riflessi violacei. Al naso esprime intensità e complessità di sensazioni con profumi floreali di rosa rossa e viola, note fruttate di more e mirtilli, marasche mature, buccia di arance rosse.
Al palato il sorso è pieno e voluminoso con un tannino levigato, una spalla acida che dona freschezza e una traccia sapida che dona eleganza. Una morbidezza percettibile e un tenore alcolico elevato contribuiscono all’equilibrio del vino. La chiusura è lenta con un rimando al frutto e una lunghissima persistenza.


Un plauso alla Cantina Sesì che riesce ad esprimere nel calice tutto il potenziale del territorio Piceno con vini espressivi e dall’insuperabile rapporto qualità-prezzo.
Walter Gaetani

















