Ti ho già raccontato dell’azienda agricola De Fermo, in quel di Loreto Aprutino. L’azienda produce vini a base di pecorino, chardonnay e montepulciano. Il montepulciano d’Abruzzo è prodotto in due versioni: ad una prima tipologia più agile e scattante affinata prevalentemente in cemento, il “Concrete“, è affiancato un vino più ambizioso e muscolare, in linea con l’impostazione tradizionale del montepulciano abruzzese, il “Prologo“. Oggi ti parlo proprio di questo secondo vino.
Montepulciano d’Abruzzo “Prologo” 2014 – De Fermo
Montepulciano d’Abruzzo “Prologo” 2014 – De Fermo
Il colore è un rubino impenetrabile screziato da riflessi porpora.
Olfatto di ciliegia sotto spirito accompagnata però da una fresca e carnosa rosa rossa. Poi si susseguono note terziarie di cioccolato fondente, pelliccia, spezie (chiodo di garofano e cannella), asfalto.
La bocca è ampia e carezzevole, con l’alcol, sotto controllo, a veicolare la dinamica. Il sorso si distende bene ed è sorretto da un’acidità viva e vivificante.
Il vino rimane morbido e suadente con però, in chiusura, un bel tannino a dare croccantezza e sapore.
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Plus: Montepulciano che riesce ad essere elegante senza essere troppo “pettinato” e dunque che non tradisce la sua anima rustica. Maschio, ma con grazia.
C’è un nuovo grande produttore in quel terroir straordinario di Loreto Aprutino. Non bastavano Valentini e Torre dei Beati agli appassionati dei vitigni abruzzesi evidentemente!
Approfittando delle vacanze pasquali ho avuto l’occasione di visitare l’azienda agricola De Fermo che si dedica all’agricoltura, e non solo alla viticoltura, dal 1785. Ma, in Contrada Cordano, frazione di Loreto Aprutino dove si trova l’azienda, l’olivicoltura e la viticoltura sono documentante addirittura dal IX secolo.
De Fermo: vigne
La vigna è tutta a spalliera e occupa poco meno di 17 ettari ad un’altitudine di 280-320 metri slm.
Mi ha accolto in azienda Stefano Papetti Ceroni che, con la moglie Eloisa, conduce brillantemente l’azienda che solo in tempi recenti (dall’annata 2010) ha deciso di imbottigliare i propri vini.
La filosofia De Fermo si basa sull’ascolto dell’ecosistema in cui è immersa, la scelta biologica e biodinamica è stata quindi naturale ma non ostentata né, tanto meno, riportata in etichetta. La cantina si muove di conseguenza: fermentazioni spontanee e lieviti autoctoni, nessun controllo delle temperature, banditi batteri o enzimi. Nessuna chiarifica, stabilizzazione o filtrazione. In azienda non c’è nessun contenitore di affinamento in acciaio, solo cemento e legno (botti e tonneaux).
De Fermo: botti grandi e cemento
De Fermo: tonneau
Circa 40.000 le bottiglie prodotte da uve montepulciano, pecorino e chardonnay (clone presente in azienda da inizio ‘900).
Ho assaggiato da botte il Cerasuolo d’Abruzzo “Le Cince” 2016 fresco e delicato, profumatissimo di fragoline e rose, di grande eleganza e sapidità in bocca. Vino da merenda o da tavola gourmet, versatile e beverino ma assolutamente da prendere sul serio. Un rosè senza alcun complesso di inferiorità. Il vino è ottenuto – naturalmente – da montepulciano e fermenta in legno e cemento affinando 8-10 mesi in botti grandi.
Secondo assaggio, sempre pre-imbottigliamento, con il Montepulciano d’Abruzzo “Concrete” 2016. Un montepulciano che, a partire dalla rapida fermentazione a grappoli interi (alla maniera di quanto si fa a Morgon e dintorni) vuole essere più agile ed immediato del classico montepulciano dalle “spalle larghe” (che pure è in gamma, si chiama Prologo): il tentativo riesce, il Concrete – così chiamato perché fermenta e affina solo in cemento – è un montepulciano floreale e fruttato senza eccessi tannici né note di surmaturazione.
Rimani in contatto…ho preso qualche bottiglia da degustare e di cui relazionerò a breve su questi schermi!