Ho aperto con grande curiosità questo vino dell’Etna: non mi capita infatti tutti i giorni di bere un vino etneo con più di 10 anni di evoluzione. Insomma, come invecchia il nerello mascalese?
Sicilia IGT Nerello Mascalese Vigne Vecchie 2005 – Calabretta
Il naso del vino colpisce per austerità e complessità: fiori appassiti, catrame, terra smossa, sottobosco, macchia mediterranea con timo in evidenza, e poi ancora il fruttino di bosco rosso e acidulo. La bocca entra con buon volume e personalità, il tannino è presente ma risolto, saporito… La progressione in bocca è del vino all’apice, evoluto senza cedimenti con un’acidità viva che fa da metronomo alla dinamica gustativa. Chiude su ritorni fruttati (ribes) e molto sapido. Bel vino davvero!
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L’azienda agricola Calabretta si trova a Randazzo e ha le proprie vigne nelle contrade di Solicchiata/Montedolce, Passopisciaro/Feudo di Mezzo, Calderara, Taccione, Battiati/Zocconero. Il vino in questione proviene da un vigneto di 7 ha e di 80 anni a 750 m sul livello del mare. Lieviti autoctoni e lungo affinamento sulle fecce fini (in botti di rovere di Slavonia e acciaio) per circa 60 mesi.
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Nerello Mascalese Vigne Vecchie 2005 – Calabretta
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