Si sa, il linguaggio è molto importante per condividere e trasmettere le emozioni del vino magari a chi non lo sta bevendo insieme a te. Come descrivere sensazioni complesse come quelle derivanti dall’esperienza culturale dell’assaggio di un vino? Spesso dunque i degustatori sono abili nell’utilizzo delle metafore, nell’uso delle sinestesie e più in generale delle figure retoriche o comunque nella creatività applicata alla lingua. Mario Soldati o Luigi Veronelli ci hanno lasciato pezzi di letteratura e vino ancora ineguagliati…
Molto più modestamente oggi ti parlo di un divertente neologismo che sento utilizzare sempre più spesso tra gli appassionati di vino. Si tratta della parola pezzent spesso utilizzata in espressioni tipo: “vino pezzent”, “serata pezzent”, “amante dei vini pezzent” e via di seguito.
Pezzent è il prototipo dell’appassionato che si contrappone al wine-snob o, meglio ancora, al bevitore di etichette. Se il bevitore di etichette contraddistingue l’appassionato che riesce ad entusiasmarsi solo per i vini/vitigni celebri, il degustatore di indole pezzent è invece capace di appassionarsi preferibilmente per i piccoli vini, le produzioni sconosciute o le denominazioni di nicchia; la sua missione è quella di “scoprire” vini e territori ancora inesplorati e dall’ottimo rapporto qualità prezzo.
E tu da che parte stai?
Per scoprirlo segui la tavola sinottica sottostante!

Diego Mutarelli
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Simpatico post, interessante blog! 65Luna
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Grazie Luna, torna a trovarci!
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