Serata X Factor qualche giorno fa, ma non davanti alla televisione, bensì davanti a degli ottimi bicchieri di vino insieme ad amici bevitori (ehm….degustatori). E sì, molti dei vini degustati avevano quel Fattore X che fa diventare un buon vino un vino emozionante.
Vediamo se indovini quali tra questi vini avevano l’X Factor:
Champagne “Le Jardin de la Grosse Pierre” 2010 – Benoît Lahaye
Che grande champagne! Naso caleidoscopico di arancia, affumicatura sottile, tocco leggero di ossidazione, pasticceria, mela renetta, zenzero…Bocca acida e saporita il cui sorso è sostenuto da bollicine piccolissime ma fitte che solleticano il palato accompagnandolo in una chiusura lunga e sapida.
Vosne-Romanée 1er cru Les Suchots 2012 – Chantal Lescure
Naso molto delicato ma ad ascoltarlo con attenzione emerge il cassis, la viola, il papavero ed una mineralità prorompente. La bocca è sferica, acidità e tannino sono integratissimi e non aggrediscono il palato, ma anzi l’accompagnano con grazia ed eleganza in una chiusura succosa. Che classe!

Sassella Riserva “Rocce Rosse” 2005 e Sassella Riserva “Vigna Regina” 2007 – AR PE PE
Due grandi Sassella questa coppia. Il primo più austero, quasi compresso, energico ma di grande prospettiva, il secondo più goloso e aperto con una chiusura di bella “dolcezza”.
Barolo Collina Rionda 1993 – Bruno Giacosa
Tappo splendido, elastico e integro, il naso parte su toni leggermente “appassiti” per poi aprirsi e ringiovanirsi: fragoline, paprika, fiori appassiti, liquirizia dolce, un tocco di fungo porcino e potrei continuare a lungo…Bocca compiuta, dal tannino ormai cremoso e dolce, progressione continua che senza sforzo conquista tutto il palato accompagnandolo in una chiusura salata. Vino, anzi bottiglia, colta all’apice ed in stato di grazia.
Barbaresco Riserva Asili 2004 – Azienda Agricola Falletto (Bruno Giacosa)
Vino più intenso, fitto, inizialmente parte scontroso per poi lasciarsi andare con energia e sapore. Al naso le fragoline di bosco sono accompagnate da una rosa rossa carnosa e fresca, la mineralità emerge chiaramente, poi arriva un curioso tocco di gomma pane. Bocca magistrale.

Chiusura in dolcezza con il vino successivo, un grande riesling.
Niederberg Helden Riesling Auslese Goldkapsel 2012 – Schloss Lieser (Thomas Haag)
Straordinario il naso senza i soliti, spesso prevaricanti sentori di idrocarburi: pompelmo, un fine vegetale, sale, buccia di limone, spezie in formazione…La bocca è sapidissima, se pensi che ha un residuo zuccherino superiore ad un passito di Pantelleria rimani esterrefatto. Acidità agrumata e poderosa, ma in filigrana alla materia, lascia la bocca pulita e saporita. Un vino stupefacente che coniuga complessità e bevibilità e che può accontentare sia un bevitore edonista che un degustatore più cerebrale.