Alla ricerca di qualcosa di nuovo, su suggerimento dell’enotecaro – ebbene sì, anche se ci reputiamo “esperti”, ascoltiamo i consigli dei professionisti del vino ogni tanto! – acquisto la bottiglia di questo produttore, Giuseppe Calabrese, produttore che non conoscevo e che non ho mai bevuto.

Il vino si è rivelato sorprendente e ottimo compagno della tavola. Ottenuto da vari appezzamenti nei pressi di Saracena (CS), per un totale di appena 4 ettari. 100% magliocco, fermenta (lieviti spontanei) e affina in acciaio, dove sosta molti mesi. Abitudine del produttore è quella di proporre al mercato bottiglie a distanza di parecchi anni dalla vendemmia.
Pollino Terre di Cosenza 2013 – Giuseppe Calabrese
Si presenta in veste rubino, integro senza cedimenti anche a distanza di 8 anni dalla vendemmia.
L’olfatto è decisamente stratificato tra note mature e ventate rinfrescanti. Parte sulla frutta matura come prugna e amarena, ecco però poi sopraggiungere la freschezza dei fiori rossi, poi ancora fichi, carruba e asfalto.
Bocca di un certo volume ma non grossa, risulta anzi scorrevole nello sviluppo, che è veicolato da un’acidità esuberante. In chiusura il tannino ancora fitto fornisce grip e sapore. Chiude di media lunghezza su ritorni di cioccolatino alla ciliegia (Boero) e liquirizia.
Plus: vino interessantissimo per riuscire a coniugare sentori maturi ad aromi più freschi, immediato e diretto senza risultare rustico. Produttore da seguire!
Diego Mutarelli
Facebook: @vinocondiviso
Instagram: @vinocondiviso