Abbiamo già parlato di Abbazia San Giorgio, azienda biodinamica di Pantelleria che abbiamo visitato ad agosto. In questo post approfondiamo il vino portabandiera dell’azienda, l’Orange 2020, degustato con calma e che conferma la bella prima impressione avuta durante l’assaggio dal produttore.

Il vino è ottenuto da uve zibibbo, allevate ad alberello pantesco, vinificate secche e con macerazione sulle bucce di circa 20 giorni. Un vino da uve a bacca bianca dunque, ma che diventa orange a causa del prolungato contatto del mosto con le bucce. Fermentazione spontanea e nessuna aggiunta di solforosa.
Il vino si presenta con un luminoso colore aranciato tenue. Al naso è decisamente profumato, in primo piano i fiori dolci (glicine e sambuco), poi la scorza d’arancia, il cedro, un leggero sbuffo sulfureo. Il sorso è saporito ma allo stesso tempo delicato. Di estrema grazia lo sviluppo, con acidità presente ma senza eccessi, scorre sottopelle al vino che ha un corpo piuttosto esile e con alcol (12,5%) gestito alla perfezione. Il finale è appena astringente e molto sapido. Chiude su ritorni di agrumi, erbe amare e aromi marini.
Plus: vino che coniuga personalità ed eleganza, grazia e mordente.
Diego Mutarelli
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