4 vini italiani degustati nel weekend

Oggi, ti racconto di 4 vini italiani – tutti ottenuti da vitigni autoctoni – degustati tra sabato e domenica.

Colli Maceratesi Ribona DOC 2020 – Podere Sabbioni

Podere Sabbioni è un’interessante realtà marchigiana della provincia di Macerata che dedica molte energie al rilancio del vitigno maceratino, più conosciuto come ribona. Il vino, che ho assaggiato ad un evento, mi è sembrato di interesse per la sua spigliatezza in un quadro di levità ed eleganza. Paglierino con riflessi oro antico il colore. Olfatto sul frutto bianco (pesca), erbe aromatiche e scorza di agrumi, anche candita. L’ingresso in bocca è guidato da una piacevole morbidezza con un’acidità che, pur senza essere prorompente, accompagna lo sviluppo verso una chiusura con ritorni di frutta bianca e sale. Vino semplice e ben fatto, accattivante e dal prezzo centrato (circa 10 €).

Venezia Giulia IGT Schioppettino “La Duline” 2018 – Vignai da Duline

In Friuli ci sono due modi quasi opposti di interpretare lo schioppettino: da una parte chi cerca potenza e morbidezze, magari grazie alla parziale surmaturazione delle uve, dall’altra chi invece predilige eleganza e serbevolezza con interpretazioni meno appariscente e più eleganti. Quest’ultima è la strada scelta da Vignai da Duline che propongono un vino ricamato e di grande beva. Colore rosso rubino chiaro. Al naso geranio, pepe verde, more di rovo e, a bicchiere fermo, un cenno di incenso. Il sorso è agile. La gradazione alcolica contenuta (12,5%) e l’acidità vivace rendono la progressione del vino dinamica e profonda. Tannini vellutati e chiusura sapida su ritorni di radice di liquirizia.

Chianti DOCG “Ati” 2019 – Podere Ortica

Podere Ortica è un’azienda biologica che si trova in provincia di Arezzo. Il vino degustato è ottenuto dal vigneto Montegonzi, posto a 550 metri sul livello del mare in cui convivono sangiovese, colorino e canaiolo. Fermentazioni spontanee in acciaio e successivo affinamento in cemento per un Chianti di grande scorrevolezza e personalità. Al naso viole, arancia, terra smossa e sangue. Bocca molto fresca e succosa, per un vino dalla gradazione alcolica contenuta (12,5%) e che risulta saporito e gustoso ma anche intenso e “fitto”.

Lazio Rosso IGT “Lago” 2020 – Podere Puellae

Azienda di recentissima costituzione di cui anche sul web si parla molto poco, questa 2020 dovrebbe essere la loro prima vendemmia. Podere Puellae si trova a pochi chilometri dal Lago di Bolsena e il vino in assaggio è ottenuto da grechetto rosso, vitigno decisamente poco diffuso. Il colore è un bel rubino chiaro, l’olfatto si articola tra pot-pourri, prugna e spezie in formazione (chiodo di garofano). Bocca di ottimo equilibrio, forse un po’ rapida nello sviluppo, ma disinvolta e vivace. In chiusura il tannino è energico e fitto, saporito e croccante. Qualche anno di bottiglia sicuramente gioveranno ad un vino che già ora è però intrigante e originale. Abbinamento d’elezione con uno spezzatino di manzo ai funghi porcini.

Diego Mutarelli
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