Ospiti dell’Osteria Brunello, un affiatato gruppo di degustatori si è riunito per condividere l’emozione della buona tavola e di vini – bevuti alla cieca – di grande interesse.




I vini bevuti



Bourgogne Blanc 2017 – Domaine Pierre Boisson (magnum)
Finalmente un vino bianco di Borgogna delicato e soffuso, fine e con uso del legno funzionale all’espressività del liquido senza sovrastarlo. Olfatto di agrumi, foglia di menta, un tocco di polvere da sparo. Sorso fresco, verticale e profondo ma senza alcuna prepotenza. Chiude succoso e sapido, elegantemente speziato.
Ammaliante.
Lambrusco Rosé 2012 – Cantina della Volta
Il lambrusco metodo classico, se ben fatto, non teme confronti. E questo di Cantine della Volta è decisamente un grande vino! Lambrusco di Sorbara che sosta oltre 40 mesi sui lieviti, si presenta con un colore rosato molto tenue, al naso lampone, calcare, fiori freschi, melograno… le bollicine sono sottili e fitte, accarezzano il cavo orale lasciandolo sapido, la freschezza percorre il vino con un guizzo quasi metallico dalla persistenza decisamente lunga.
Sorprendente.
Champagne Cuvée 739 – Jacquesson
Naso che parte leggermente polveroso, per poi liberare sbuffi di agrumi e gesso. Perlage di grande classe e ossidazione controllata a governare la dinamica gustativa. Chiusura pulita e minerale.
Rassicurante.



La Bota Manzanilla “82 florpower mmxv” – Equipo Navazos
Da palomino fino, vino decisamente intrigante che assume dei caratteristici sentori grazie al lavorio dei lieviti flor. Naso molto complesso che alterna sensazioni di una certa dolcezza a severi sbuffi iodati, sa di mandorle, mela, uva passa, calcare, mare, il tutto avvolto da un delicato fumé. In bocca l’ossidazione tipica di questi vini svuota il sorso ma senza annullarlo, anzi lo slancia in un’altra dimensione secchissima e marina, senza compromessi. I ritorni salmastri sono lunghissimi. Per approfondimenti il sito web di Equipo Navazos è ben dettagliato.
Ipnotico.
Verdicchio di Matelica 2010 – Collestefano
Il Verdicchio di Matelica di Collestefano dimostra ancora una volta un’ottima evoluzione a 10 anni dalla vendemmia. Olfatto ricco e intrigante di fieno, anice, caramella d’orzo, frutta chiara e ostriche. Sorso decisamente salato, fresco e succoso. A voler esser severi manca forse un po’ di stratificazione nella dinamica gustativa ma chiude nitido e di ottima lunghezza.
Luminoso.
Chambolle – Musigny 1er cru “Les Plantes” 2013 – Domaine Bertagna
Vino piuttosto contraddittorio con un naso di piccoli frutti, sbuffi di verdura cotta, floreale e smalto. Bocca completamente assente di frutto, magra e rapida nello sviluppo. Chisura amaricante. Vino sotto tono.
Deludente.




Toscana Rosso “UNO” 2016 -Tenuta di Carleone
Tenuta di Carleone non è più una promettente azienda emergente ma una splendida realtà rapidamente affermatasi come uno degli alfieri del sangiovese. Il vino in oggetto è ottenuto da una selezione di solo sangiovese e dimostra grande energia. Ciliegia, viola, cacao al naso. La bocca è gustosissima e dalla dinamica arrembante, nel cavo orale il vino si sviluppa secondo una traiettoria ellittica, sia espande sia orizzontalmente, con tannini e morbidezze di estremo equilibrio, sia verticalmente grazie ad un’acidità calibrata ed integrata. Vino giovanissimo eppure espressivo, migliorerà ancora.
Accattivante.
Etna Rosso Outis 2005 – Vini Biondi
Nerello mascalese e nerello cappuccio per Outis, il vino portabandiera della famiglia Biondi. Naso giustamente evoluto su note di corteccia, iodio, mineralità scura. Al palato il vino è risolto, morbido e armonico. Chiude su ritorni ematici e salini.
Aristocratico.
Haut – Medoc 1993 – Château Sociando-Mallet
Sociando-Mallet possiede ben 85 ettari in Haut-Medoc e presenta vini dall’interessante rapporto qualità-prezzo. Anche questo 1993 non delude: frutto rosso ancora vivo, leggero vegetale, pepe bianco, sigaro, grafite…con il passare del tempo il frutto si schiarisce e spunta un’intrigante vena balsamica. Bocca sferica e sanguigna, ancora carnosa e salata. Chiusura elegante e saporita.
Signorile.
Mosel Graacher Domprobst Riesling Beerenauslese 2011 – Willi Schaefer
Grandissimo riesling della Mosella. Naso multiforme, si rincorrono arancia, mango, panpepato, cannella, pepe bianco, zenzero…l’ingresso è dolcissimo e carezzevole eppure di incredibile freschezza con acidità pulente che lascia la bocca, a fine sorso, cristallina e salata. Lunghissimo e soave.
Idilliaco.