Questo post vuole essere il primo capitolo di una serie che raccolga gli assaggi estivi, i bicchieri più significativi degustati durante il mese d’agosto.




Alsace “Complantation” 2018 – Marcel Deiss
Partiamo con un vino d’Alsazia, un vino di Marcel Deiss, produttore di riferimento della sua zona e di cui su queste pagine si è già parlato in passato ad esempio qui oppure qui. È il vino bianco di ingresso, dunque non certo il più ambizioso, ma che vuole, secondo l’idea del produttore, rappresentare al meglio il territorio alsaziano. Ottenuto, come dichiarato fin dall’etichetta in complantation (raccolta e vinificazione contemporanea di diversi vitigni piantati nella stessa vigna) da moltissime uve: pinot blanc, riesling, pinot gris, pinot noir, muscat a petit grains, gewürztraminer, sylvaner, pinot auxerrois, pinot beurot, muscat bianco e rosa d’Alsazia e chasselas rosa…
Si presenta giallo paglierino con riflessi verde-oro; naso intrigante di pesca bianca, pompelmo rosa, erbe aromatiche e roccia spaccata. Bocca secca ma anche “trattenuta”, poco articolata, ne risente lo sviluppo che è guidato da una sensazione amaricante che ricorda la buccia del pompelmo. Tale sensazione in chiusura risulta persino accentuata dalla grande sapidità in fin di bocca. Vino che non si esprime al meglio insomma, almeno in questa fase.
Valpolicella Classico Saseti 2020 – Monte Dall’Ora
Che buono invece il Valpolicella di Monte Dall’Ora! Rubino chiarissimo di grande luminosità. Olfatto di ribes e melograno, arancia rossa e pepe verde, il tutto avviluppato da un’elegante scia vegetale. Sorso fresco e vibrante, di grande mutevolezza e stratificazione pur in un contesto agile e scorrevole. La bocca è succosa, percorsa da acidità elettrica e dissetante. Chiusura sapida e pulita per un vino che sarà fantastico e versatile compagno a tavola.
Diego Mutarelli
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