Eccoci ancora a parlare di artigiani vignaioli della Champagne; oggi siamo ad Avize, Grand Cru della Côte des Blancs dove l’azienda Fallet-Prévostat, ora passata in mano alle figlie, produce tre Blanc de Blancs, differenti solo per il dosaggio: Brut, Extra Brut e Non Dosè.
Grazie alle scorribande in Champagne di un nostro carissimo amico, Andrea D’Agostino, profondo conoscitore della zona, abbiamo potuto degustare questo champagne Fallet-Crouzet (le figlie sono affiancate dai loro mariti, con relativo cognome in etichetta) Blanc de Blancs Grand Cru Non Dosé: da vigne di oltre settanta anni di età, il vino base (figlio sempre di due annate) riposa un anno in grandi, esauste, botti alsaziane, per poi restare sui lieviti circa sessanta mesi.

L’affinamento in legno è già svelato dal colore, un giallo dorato molto intenso e carico; in bocca si apre lentamente su note di frutta gialla matura, fico, nocciola, crema di arachidi per poi concedere sentori che ricordano la macchia mediterranea fino al salmastro. L’opulenza olfattiva la ritroviamo nel sorso ampio e avvolgente che non manca di regalare, sul finale, freschezza e balsamicità.
Aspettandoci un vino meno strutturato, avevamo in tavola un ottimo sashimi di tonno rosso e una saporita insalata di mare che, ahinoi, non hanno retto il confronto. Da riprovare, restando sul tonno, con un trancio scottato in panatura di pistacchi oppure con acciughe liguri fritte, e perché no, osare con una burrata affumicata.
Tocca tornare in Champagne, Andrea!
Alessandra Gianelli
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