E’ raro, ma a volte capita, che ad una degustazione di ottimi vini ve ne sia uno che si impone con la sua classe superiore al punto da far dimenticare tutti gli altri, letteralmente eclissati dalla luminosa grandezza del vino in questione. Quando poi il vino si chiama “Unico”, pensi che tutto sommato il suo nome se lo sia meritato.

Siamo nella Ribera del Duero, nella Spagna centro settentrionale. E’ qui che viene fondata, nel lontano 1864, sulla sinistra orografica del fiume Duero,
Pagos de la Vega de Santa Cecilia, oggi nota a tutti come Vega Sicilia.
Vega Sicilia Unico è il più noto vino spagnolo e universalmente riconosciuto come uno dei più grandi vini rossi del mondo.
Inizialmente il vino ero ottenuto in prevalenza da vitigni bordolesi, solo in tempi relativamente recenti la quota tempranillo è diventata maggioritaria (80%) con un saldo di cabernet sauvignon a completare l’uvaggio.
Vino rosso dal più lungo affinamento al mondo (si arriva a 10 anni tra barrique, tonneaux e vetro) ha una straordinaria capacità di evoluzione, mostrando non solo doti di longevità e tenuta, ma persino di miglioramento con il passare dei decenni.

Ribera del Duero “Unico” 1981 – Vega Sicilia
Bellissimo color rubino integro, non certo luminoso ma vivace.
Naso che alla cieca ti porta a Bordeaux con tabacco e note balsamiche, ma la dolcezza di un fruttino scuro ancora croccante (mirtillo) ravviva il quadro.
L’olfatto è estremamente mutevole, con il passare dei minuti nel calice si susseguono note di corteccia, caramello, sangue che si mescolano a fieno e fiori appassiti.
La bocca è sferica, ovvero ampia e dolce, riempie il cavo orale con grazia. L’elegante calore alcolico è perfettamente funzionale allo sviluppo del sorso, che risulta ferroso e saporito, accompagnato da un tannino dolce e da una lunghissima chiusura sapida.
Vino di un’armonia incredibile, non si avverte alcuna spigolosità al sorso eppure il vino è di magnetica personalità.
Per la cronaca: la 1981 non è neppure una tra le migliori annate.
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Gli altri vini della serata, relegati senza colpa al ruolo di comprimari?
Eccoli!
- Sancerre “Clos La Néore” 2015 – Vatan
- Il Guercio 2016 – Tenuta di Carleone
- Chianti Classico Riserva 2010 “Caparsino” – Caparsa
- Vigorello 1990 – San Felice (buonissimo!)
- Pomerol 1996 – Chateau La Conseillante
- Chambolle-Musigny 2007 – Ghislaine Barthod
- Friuli Colli Orientali Pinot Nero 2016 – Le Due Terre
- Brunello di Montalcino 2013 – Le Chiuse
- Champagne Grand Cru 2008 – Camille Savès
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