La Côte Rôtie è nota come una delle aree vitivinicole più antiche di Francia, ben conosciuta da oltre 2.000 anni, fin da tempi dei romani.
È la denominazione più nord della Valle del Rodano e dà vita a vini che, nelle migliori versioni, coniugano polpa ed eleganza, potenza e golosità.
Vitigno principe è naturalmente la syrah, anche se è consentito e piuttosto frequente l’uvaggio con il viognier (fino al 20%).
I vigneti hanno un’esposizione a sud con pendenze che arrivano fino al 60%, da cui il nome di “costa arrostita” (appunto, Côte Rôtie).

Côte Rôtie “La Viallière” 2015 – Domaine de Bonserine
Il colore rosso rubino impenetrabile con riflessi ancora porpora ne rivelano la gioventù.
Il naso è piuttosto aperto e godibile, parte su note di frutta scura (mora, cassis) accompagnate dalla dolce pungenza della violetta. Dopo pochi secondi, inizialmente in secondo piano, emergono i sentori speziati di pepe verde, patè di olive, cuoio, tabacco biondo, carne. Il tutto avvolto da una nota balsamica quasi piccante.
L’ingresso in bocca è potente e di gran volume, ma senza eccessiva morbidezza, il vino riempie il cavo orale di sapore e potenza, ma l’incedere della materia è di inappuntabile eleganza, con l’acidità che tiene a bada calore e polpa. La chiusura è appena amaricante con un tannino che risulta, senza cibo a supporto, appena scoperto.
Persistenza molto buona su freschi ritorni floreali.
Plus: estremamente giovane, ma già godibile; qualche anno in cantina – come anche confermato dal riassaggio il giorno successivo all’apertura – aiuteranno a conferire ancora maggior eleganza e compiutezza al vino.
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