La “viticoltura eroica” premiata a Milano

Ho avuto l’occasione di partecipare al Mondial des Vins Extrêmes 2016, il concorso enologico dedicato alla viticoltura eroica organizzato dal Cervim che nelle 23 edizioni precedenti si chiamava, meno pomposamente, Concorso Internazionale Vini di Montagna.

Il concorso, con tanto di giuria e medaglie, è dedicato esclusivamente ai vini prodotti in regioni montane o con viticoltura in forte pendenza (superiore al 30%) o terrazzata o delle piccole isole. Quest’anno hanno partecipato ben 738 vini provenienti da 16 Paesi (Italia, Spagna e Germania le Nazioni più rappresentate).

Sabato 12 novembre ho partecipato al banco d’assaggio tenutosi dopo la premiazione presso il Palazzo Giureconsulti a Milano.

Qualche cenno dei vini che mi sono piaciuti di più, spero mi perdonerai la sintesi delle note di degustazione ma era quasi impossibile prendere appunti…

Interessanti assaggi tra i vini valtellinesi:

Sassella Valtellina Superiore “i Ciaz” 2013 – Cooperativa Triasso e Sassella: calligrafico e pulito il frutto chiaro, la leggerissima speziatura, la movenza in bocca da peso leggero che però graffia e colpisce. Bella scoperta!

Valtellina Superiore 2007 – Le Strie: maggiore potenza (vino rinforzato anche da uve appassite) ma grande gioventù. Tannino da assestare ma saporito e vigoroso.

Sassella Riserva Valtellina Superiore 2010 – Walter Menegola: mi ha colpito questo produttore che non avevo mai assaggiato. Il vino in assaggio aveva personalità da vendere e, nonostante un alcol che scappava un po’ via, si faceva bere con gran trasporto!

Non male ma un gradino sotto i precedenti il Valtellina Superiore Sant’Andrea 2010 dei Fratelli Bettini e il Valtellina Superiore Riserva 2009 “Giupa” di Caven Camuna.

Per restare in Italia ecco gli altri assaggi di interesse:

Salina Rosso IGT 2014 - Cantine Colosi
Salina Rosso IGT 2014 – Cantine Colosi

Salina Rosso IGT 2014 – Cantine Colosi: da nerello cappuccio e nerello mascalese, non sull’Etna ma a Salina è prodotto questo vino molto interessante. Agile e salino (appunto!), bellissima l’acidità ed la dinamica gustativa che ricorda un village di Borgogna.

Etna Rosso “Pietrarizzo” 2014 – Tornatore: nerello mascalese in purezza per questo vino etneo. Molto saporito e ficcante, mineralità ben presente, molto buono.

Meno interessante invece l’altro vino di Tornatore, l’Etna Rosso 2014 che ho trovato meno equilibrato e amaricante in chiusura.

Alto Adige Pinot Bianco “Langefeld”2015 – Pfitscher: vino discreto e delicato, molto sussurrato.

I vini spagnoli:

Tenerife Abona DO “Tierra de Frontos Blanco Seco Ecologico” 2015 – Bodegas Frontos: vino da cui mi aspettavo di più, insignito anche del Prix Cervim Bio (pur consapevole che i premi in questi concorsi contano fino ad un certo punto). E’ un vino bianco ottenuto da Listan blanco sull’isola di Tenerife, al naso ha una certa aromaticità e la bocca è leggermente abboccata. Direi una curiosità enologica e poco più.

Tenerife Abona DO Tinto Clasico “Tierra de Frontos” 2014 – Bodegas Frontos: un po’ meglio il loro rosso da Baboso Negro, bello in naso minerale e dal fruttato e floreale molto fine, acidità e alcol in equilibrio ma manca un po’ di mordente.

Poi altri vini poco significativi tra cui un vino di La Palma (Canarie): La Palma DO Vinarda Vijariego 2015 – Jose David Rodriguez Pérez, ottenuto dall’uva rossa Vijariego con un naso di un bel floreale ma anche vaniglia e amaro il finale da legno. Dalle Canarie, per l’esattezza da Lanzarote proviene anche un altro vino, il Lanzarote DO Malvasia Seco Colecciòn 2015 – El Grifo, vino simpatico senza difetti ma anche molto semplice. Un ultimo vino della Canarie, dal naso verde e tropicale insieme con bocca acida e essenziale: si tratta del Las Islas Canarias DOP Malvasia Aromatica y Marmajuelo 2015 – Alejandro Gallo.

Insomma che dire: bella panoramica di produttori a volte sconosciuti altre a volte no. Pochi i vini cattivi (ho taciuto di un terribile merlot svizzero e di un pinot nero tedesco amaro come pochi…), molti i vini curiosi e qualche piacevole scoperta.

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